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venerdì 1 marzo 2013

E ORA CHE SI FA?


Pubblichiamo alcuni stralci dell'articolo di Stefano Folli 
Meglio copiare bene che scrivere c..te

"25 FEBBRAIO LA TEMPESTA PERFETTA" pubblicato sul Sole 24 Ore del 26 febbraio 2013.
La tempesta perfetta del 25 febbraio sarà ricordata a lungo. Ha prodotto un'Italia ingovernabile: un'Italia in cui i partiti che negli anni hanno seminato vento ora raccolgono tempesta. Niente riforme, niente tagli autentici ai costi della politica, scandali senza tregua, una valanga di misure recessive. Appena ne ha avuto la possibilità, più di un italiano su cinque è corso a votare Beppe Grillo con il piacere sadico di rifilare un calcio dove non batte il sole ai capi e capetti della partitocrazia.
Questa almeno è una lettura del risultato di ieri. Ma non è l'unica. Un'altra conduce all'Europa, la cui immagine non è mai stata così negativa e respingente. L'Italia, Paese fondatore della Comunità e uno fra i più sinceramente favorevoli all'integrazione, oggi sembra voltare le spalle all'Unione. La diffidenza verso la moneta unica e verso i sacrifici imposti dalla Ue (o dalla Germania?) ha prodotto una novità senza precedenti nella nostra storia politica: un Parlamento in cui il sentimento anti-europeista diventa per la prima volta maggioritario. Accade se si sommano i voti raccolti da Grillo alla maggior parte dei consensi rastrellati da Berlusconi grazie a una campagna elettorale di eccezionale vigore ed efficacia.
Il Nobel Paul Krugman ha scritto che le elezioni in Italia erano un referendum sull'austerity, cioè sulle politiche di rigore economico. È così. E il referendum è stato perso dai "rigoristi", capeggiati da Monti, anche perché la loro medicina si è dimostrata troppo amara per un'opinione pubblica che non vedeva l'ora di scrollarsi di dosso un anno e più di «lacrime e sangue», senza una prospettiva chiara di ripresa.
Ora, s'intende, si tratta di capire se un modello alternativo è possibile. In assenza di una maggioranza politica, o meglio con la sola Camera in grado di esprimerne una (grazie al premio del famigerato "Porcellum"): laddove è noto che il nostro è tuttora un sistema bicamerale.
Non sembra che qualcuno abbia idee chiare, Grillo a parte. Ma da oggi, una volta contati i voti e i seggi, si dovrà tornare con i piedi per terra. Partendo dalle cose concrete. E cioè:

1- E' illusorio credere che i Cinque Stelle siano pronti a fare concessioni al centrosinistra, il gruppo più forte in quanto titolare del "premio" di governabilità a Montecitorio. Il loro leader ha già detto che il 25 febbraio costituisce solo una tappa sulla via della maggioranza assoluta. Dal suo punto di vista, difficile dargli torto.
2 -Pd e Pdl solo in apparenza hanno salvato qualcosa del vecchio bipolarismo, poiché sono riusciti a sopravvivere a se stessi. Intanto perché con tutta evidenza il sistema bipolare è in realtà diventato tripolare (con Grillo) e addirittura quasi quadripolare, se si considera il pur modesto raggruppamento che fa riferimento a Monti (costato il suicidio di Casini e Fini). Ma Pd e Pdl hanno un disperato bisogno di rinnovarsi in modo radicale nelle idee, nei programmi e nelle persone.
3 -Lo scenario che si apre a breve termine è drammatico. C'è bisogno di un accordo istituzionale per eleggere il capo dello Stato, oltre ai due presidenti di Camera e Senato. Ma prima ancora c'è la necessità improrogabile di individuare una chiave per gestire il Parlamento.
Ci sono due possibilità, entrambe di estrema complessità. La prima è anche velleitaria: dar vita a un governo Pd minoritario, fondato sul premio di maggioranza alla Camera e sulla buona volontà al Senato. Si può immaginare come sarebbe giudicato nella comunità internazionale. La seconda invece è un'intesa di grande coalizione, variamente declinata....
5 -Il compito a cui si accinge Giorgio Napolitano nelle ultime settimane del suo mandato è quasi proibitivo. Ma l'attuale presidente della Repubblica è anche l'unico ad avere l'autorità e l'esperienza per affrontarlo. Trovare il suo successore, del resto, non è mai stato così difficile. Per un Parlamento polverizzato rischia di essere un compito impari, estremo fattore di paralisi.

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