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domenica 17 marzo 2013

LA PROPOSTA: ASCOLTATE I CITTADINI

Il Grillo Parlante è finito sulla Prealpina !!!
Ma si dai... fa piacere! Cmq la sostanza del discorso è che abbiamo a cuore la pulizia del nostro territorio e la questione Accam/Inceneritore. 
Siamo preoccupati !  Per 40 anni sono state bruciate centinaia tonnellate di rifiuti ogni giorno vicino alle ns case; due impianti si sono susseguiti nel tempo (nella foto sotto si vede il vecchio camino ormai in disuso ed i due camini dell'attuale impianto) ed ora si preannuncia un nuovo impianto, o meglio un revamping come viene comunemente chiamato. 


Si tratterebbe di una ristrutturazione importante dell'attuale impianto ormai obsoleto (e privato dei certificati verdi), sicuramente molto costosa, che forse produrrebbe dei risparmi di smaltimento. 
Se si farà è probabile che sarà necessario sfruttarlo pienamente e, quindi, qualcuno pensa che potrebbe accogliere i rifiuti di più Comuni rispetto a quelli che attualmente conferiscono. 
Diventeremo la pattumiera della provincia di Varese? Rifiuti e traffico ancora maggiori rispetto ad oggi?
Non dipende certo solo da Magnago, ma crediamo sia importante avere una posizione chiara, trasparente e coerente. Il vicesindaco Andrea Scampini nell'articolo sotto riportato, dichiara che è stata richiesta una riunione per analizzare il progetto.. e quindi? quando è stata chiesta? che hanno risposto? favorevoli o contrari?
Visto che le dichiarazioni sono state fatte da Andrea, ci rivolgiamo a te (ma anche al Sindaco Picco, al capogruppo Rogora, al portavoce Sorte, all'assessore competente Grassi ecc..) con una proposta:

PRIMA DI PRENDERE UNA POSIZIONE, SPIEGATE LO STATO DI FATTO AI CITTADINI ED ASCOLTATE LA LORO VOCE. 
E' UNA QUESTIONE VITALE.. NON ARROGATEVI IL DIRITTO DI DECIDERE PER TUTTI.

ORGANIZZATE UNA RIUNIONE PUBBLICA

Ora siete voi la maggioranza, e se qualcuno in passato non l'ha fatto, non è una valida ragione per perpetuare i comportamenti. Su questo argomento vi chiediamo di CAMBIARE !

Se volete una mano per organizzare, chiedete. 



venerdì 15 marzo 2013

8 MESI ? POCHI ?!

Riportiamo sotto un articolo comparso su Prealpina.
L'argomento sono i fondi stanziati e da utilizzare entro e non oltre il 31/3 per opere da compiere in relazione al Parco delle Roggie.
Il Parco, comprende le zone boschive ed agricole tra Magnago, Dairago ed Arconate.

Quello che ha colpito la ns attenzione è la dichiarazione dell'Assessore Grassi:

"..Ci viene chiesto di spendere questi 54mila euro per il parco.."
"..La data fissata dalla Provincia era il 31.12.2012.."
"..La nostra amministrazione si è insediata solo lo scorso Maggio: non avremmo avuto abbastanza tempo per occuparci della questione a dovere..il nuovo termine sarà pertanto il 31.03.2013.. sul filo del rasoio.."

Allora, chi ha avuto modo di conoscere la macchina pubblica può capire queste affermazioni, ma fino ad un certo punto.. sono passati 8 mesi dalle elezioni al 31/12  ed i lavori da programmare erano di 54mila euro mica 54 milioni !!! Come si fa a dichiarare che non c'era tempo ?!?
Soprattutto, si fa fatica a comprenderlo, se a dichiararlo è l'unico Assessore che ha attribuiti ambiti di competenza limitati e comunque ben presidiati dai funzionari comunali (quindi con molto tempo da dedicare a poche questioni). Ricordiamo, inoltre, che è retribuito con l'emolumento più  alto della giunta (800 euro al mese).

800 euro * 11 mesi (da maggio a marzo) : 8.800 euro, circa
Il tutto per essere "sul filo del rasoio" e per, tra l'altro fare, "una scelta obbligata": posare della cartellonistica, piantine e volantini ed un piano per le opere pluriennali.. vabbé..

Quando ci sarà da prendere delle iniziative in merito a questioni importanti come Accam, Pgt, ecc.. quanto ci vorrà !? e quanto ci costeranno ?!


sabato 9 marzo 2013

Le Donne si raccontano

Ci tenevamo a segnalare questa iniziativa che in occasione della "Festa della donna" l'Amministrazione Comunale sta promuovendo.
Un appuntamento per riflettere, sognare, raccontare della donna di oggi e di ieri. 
L'iniziativa chiude un ciclo di tre eventi, e si terrà lunedì 11 sera presso la sala del Parco Lambruschini. 
Trovando l'iniziativa interessante, oltre che impreziosita dalla presenza di personalità importanti, e nella speranza che la stessa sia apprezzata da un folto pubblico, ci permettiamo di riproporre il volantino sul ns blog.



domenica 3 marzo 2013

EDUCAZIONE E MONNEZZA

Molti di voi penseranno che siano foto di repertorio riguardanti l'emergenza rifiuti di Napoli, oppure uno scorcio di terzo mondo, non è così !

Indovinato dove siamo ? Centinaia di metri invasi da cumuli di rifiuti di tutti i generi, latte, asfalto, inerti in genere e chissà cos'altro

Dai che potete farcela...

Vi arrendete ?

Ok, non è facile, ecco la soluzione:
siamo a circa 200 mt dall'ingresso dell'inceneritore Accam, siamo ai confini di Busto, Dairago e Magnago.
Siamo ad un chilometro dal centro di Bienate. E' il territorio in cui viviamo.
Se siete tra quelli che si indignano quando vedono i servizi di Striscia la Notizia su Napoli/Palermo x la questione rifiuti, beh, fateci un giro. 
La vicina presenza dell'Inceneritore sembra aver suggerito a questi illustri cittadini che il luogo fotografato sia una buona destinazione per le loro schifezze. 
A proposito, siamo sicuri di meritarci ancora un Inceneritore sul ns territorio, ad oltre 40 anni dalla sua nascita ? Non pensiamo che ci abbia già "regalato" tanto/troppo ? 
Su come la pensava la giunta precedente abbiamo un'idea vaga, ma quella attuale invece ? Si vuole veramente Cambiare o era solo uno slogan ?

venerdì 1 marzo 2013

COME SI E' VOTATO A MAGNAGO




(dati definitivi fonte Ministero Interni Web)




Per ragioni di semplicità (ci scusino i relativi simpatizzanti) abbiamo evidenziato solo alcuni simboli delle varie coalizioni e le più votate.

Cosa emerge dai "flussi di voto" avendo come base le votazioni del senato e confrontandole con quelle della camera (dove votavano anche i più giovani - 18/25 anni) e con le regionali dove si votava anche per il candidato alla Presidenza?

Ci sembra di poter dire quanto segue:

I giovani hanno assegnato il loro voto soprattutto al Movimento 5 Selle (+166), un po' meno alla Lista Monti (+81) e al PDL/LEGA (+77), mentre poca attrazione di voto al PD/SEL (+17)

Qui la battuta sarebbe fin troppo facile: NO RENZI NO PARTY?

Nelle regionali i due candidati più forti hanno "canibalizzato" i voti degli altri competitors: Maroni (+533..sempre rispetto al Senato) e Ambrosoli (+463)
In controtendenza invece Carcano (M5S) e Albertini (sostenuto da Monti), meno consensi. Nelle regionali evidentemente la "conoscenza" dei singoli candidati ed il voto disgiunto hanno reso evidente il risultato ottenuto.

Questo dicono i numeri, anche se ovviamente sono possibili chiavi di lettura diversa.
Numeri che sono "in linea" con quanto espresso anche a livello nazionale dalle varie coalizioni. E ora che si fa?

Beh, chi ha va votato il proprio dovere (qualsiasi voto abbia espresso) lo ha fatto, adesso ci aspettiamo che coloro che sono stati eletti facciano il loro dovere (…grillini compresi…) avendo l'obbligo di rispondere con le proprie azioni al "Paese reale"; un "incastro" non facile da dipanare che presuppone una grande capacità di critica ed autocritica ma soprattutto un forte senso di responsabilità nel rispetto della scelta (dovere) dei cittadini elettori.

E ORA CHE SI FA?


Pubblichiamo alcuni stralci dell'articolo di Stefano Folli 
Meglio copiare bene che scrivere c..te

"25 FEBBRAIO LA TEMPESTA PERFETTA" pubblicato sul Sole 24 Ore del 26 febbraio 2013.
La tempesta perfetta del 25 febbraio sarà ricordata a lungo. Ha prodotto un'Italia ingovernabile: un'Italia in cui i partiti che negli anni hanno seminato vento ora raccolgono tempesta. Niente riforme, niente tagli autentici ai costi della politica, scandali senza tregua, una valanga di misure recessive. Appena ne ha avuto la possibilità, più di un italiano su cinque è corso a votare Beppe Grillo con il piacere sadico di rifilare un calcio dove non batte il sole ai capi e capetti della partitocrazia.
Questa almeno è una lettura del risultato di ieri. Ma non è l'unica. Un'altra conduce all'Europa, la cui immagine non è mai stata così negativa e respingente. L'Italia, Paese fondatore della Comunità e uno fra i più sinceramente favorevoli all'integrazione, oggi sembra voltare le spalle all'Unione. La diffidenza verso la moneta unica e verso i sacrifici imposti dalla Ue (o dalla Germania?) ha prodotto una novità senza precedenti nella nostra storia politica: un Parlamento in cui il sentimento anti-europeista diventa per la prima volta maggioritario. Accade se si sommano i voti raccolti da Grillo alla maggior parte dei consensi rastrellati da Berlusconi grazie a una campagna elettorale di eccezionale vigore ed efficacia.
Il Nobel Paul Krugman ha scritto che le elezioni in Italia erano un referendum sull'austerity, cioè sulle politiche di rigore economico. È così. E il referendum è stato perso dai "rigoristi", capeggiati da Monti, anche perché la loro medicina si è dimostrata troppo amara per un'opinione pubblica che non vedeva l'ora di scrollarsi di dosso un anno e più di «lacrime e sangue», senza una prospettiva chiara di ripresa.
Ora, s'intende, si tratta di capire se un modello alternativo è possibile. In assenza di una maggioranza politica, o meglio con la sola Camera in grado di esprimerne una (grazie al premio del famigerato "Porcellum"): laddove è noto che il nostro è tuttora un sistema bicamerale.
Non sembra che qualcuno abbia idee chiare, Grillo a parte. Ma da oggi, una volta contati i voti e i seggi, si dovrà tornare con i piedi per terra. Partendo dalle cose concrete. E cioè:

1- E' illusorio credere che i Cinque Stelle siano pronti a fare concessioni al centrosinistra, il gruppo più forte in quanto titolare del "premio" di governabilità a Montecitorio. Il loro leader ha già detto che il 25 febbraio costituisce solo una tappa sulla via della maggioranza assoluta. Dal suo punto di vista, difficile dargli torto.
2 -Pd e Pdl solo in apparenza hanno salvato qualcosa del vecchio bipolarismo, poiché sono riusciti a sopravvivere a se stessi. Intanto perché con tutta evidenza il sistema bipolare è in realtà diventato tripolare (con Grillo) e addirittura quasi quadripolare, se si considera il pur modesto raggruppamento che fa riferimento a Monti (costato il suicidio di Casini e Fini). Ma Pd e Pdl hanno un disperato bisogno di rinnovarsi in modo radicale nelle idee, nei programmi e nelle persone.
3 -Lo scenario che si apre a breve termine è drammatico. C'è bisogno di un accordo istituzionale per eleggere il capo dello Stato, oltre ai due presidenti di Camera e Senato. Ma prima ancora c'è la necessità improrogabile di individuare una chiave per gestire il Parlamento.
Ci sono due possibilità, entrambe di estrema complessità. La prima è anche velleitaria: dar vita a un governo Pd minoritario, fondato sul premio di maggioranza alla Camera e sulla buona volontà al Senato. Si può immaginare come sarebbe giudicato nella comunità internazionale. La seconda invece è un'intesa di grande coalizione, variamente declinata....
5 -Il compito a cui si accinge Giorgio Napolitano nelle ultime settimane del suo mandato è quasi proibitivo. Ma l'attuale presidente della Repubblica è anche l'unico ad avere l'autorità e l'esperienza per affrontarlo. Trovare il suo successore, del resto, non è mai stato così difficile. Per un Parlamento polverizzato rischia di essere un compito impari, estremo fattore di paralisi.