Argomento principale: l'assestamento del bilancio di previsione.
Come anticipato settimana scorsa è stato ratificato dalla maggioranza l'aumento dell'Imu su seconde case e terreni edificabili.
Contrari gli esponenti dell'opposizione. L'ex Sindaco Binaghi ha sostenuto che si poteva evitare l'aumento, aumentando i tagli alle spese e soprattutto, se aumento doveva essere, era doveroso che venisse spalmato anche sui proprietari di capannoni e locali commerciali (esentati invece dall'aumento).
In effetti il rispetto del patto di stabilità e la diminuzione dei trasferimenti statali ha imposto alla maggioranza di effettuare scelte difficili che hanno portato sicuaramente a tagli significativi ed a scelte importanti.
Protagonista assoluto della serata, per ovvie ragioni, è stato l'Assessore alle Finanze Alfano. Coscetti e Binaghi gli hanno dato parecchio filo da torcere ed in alcuni passaggi è risultato andare in difficoltà.
Ma riteniamo che un punto in particolare, di quelli trattati ieri sera non è stato ben compreso e previsto dalla maggioranza tutta.
All'interno del regolamente per l'Imu, la Maggioranza di Centrosinistra ha eliminato la tabella dei valori minimi dei terreni edificabili ai fini del calcolo dell'imposta.
Il consigliere Coscetti ha spiegato molto bene che, così facendo, non si potrà che fare riferimento al valore commerciale dei terreni per il calcolo dell'imposta.
I valori commerciali dei terreni sono (a detto dello stesso Assessore) di gran lunga superiore ai valori minimi indicati in passato dal Comune.
Che vuol dire questo? Semplice, questa decisione si traduce in un aumento del gettito Imu sui terreni edificabili di una percentuale che potrebbe oscillare tra il 20 ed il 50 %. Naturalmente, questo ragionamento vale solo per quei proprietari che in passato dichiaravano i valori dell'ex tabella dei valori minimi.
L'aumento dell'aliquota Imu era stata decisa per recuperare 140 mila euro necessari per il rispetto del patto di stabilità (così era stato giustificato dalla maggioranza). Ma con l'abolizione della tabella dei valori minimi, si può prevedere un maggior introito importantissimo che a detta dell'ex Assessore Coscetti, potrebbe da solo colmare il gap dei 140.000 € (ragionamento facilmente verificabile attraverso l'aiuto dell'ufficio tecnico comunale, che può calcolare l'ammontare dei terreni edificabili, il loro valore e confrontare poi i dati con le imposte incassate nel 2011).
Ed allora ci chiediamo... se così fosse, a che è servito l'aumento delle aliquote Imu ? Perchè a fronte dell'eliminazione della tabella non si è rivisto il calcolo ? Non si rischia un importante avanzo di bilancio a consuntivo ? Perchè alzare le imposte a tutti i costi se non era necessario?
Ci è parso, ma potremmo sbagliare, che questo passaggio non fosse ben chiaro all'Assessore Alfano, ma se così fosse, la cosa non sarebbe rassicurante.
L'impatto del cambiamento porterà potenzialmente ad una maggiore equità di trattamento tra i proprietari dei terreni edificabili (alcuni dichiaravano valori di mercato per scelta o perchè accertati dalle autorità finanziarie, altri utilizzavano da sempre i valori minimi).
D'altro canto, per questi ultimi il cambiamento potrebbe portare ad un esborso di diverse centinaia, se non migliaia di euro in piu' rispetto al passato.. altro che piccoli adeguamenti. In bocca al lupo quindi a tutti i commercialisti e Caf che dovranno ricalcolare l'imposta con criteri non definiti, e soprattutto agli uffici comunali che dovranno accertare con equità e precisione il giusto versamento della stessa.
Ed a questo punto ecco qualcosa che non ci aspettavamo: senza motivare la consigliera De Bernardi (facente parte del gruppo di maggioranza) si è astenuta sul punto relativo alle variazioni del Regolamento per l'Imu. Purtroppo, non avendo commentato la sua astensione non ne conosciamo i motivi, ma, di solito, lo smarcarsi dal proprio gruppo attraverso l'astensione è un disaccordo implicito o un modo per dare un segnale di disagio... ma sono solo ns congetture.
Il resto del Consiglio è proseguito sulla falsariga del punto sopra descritto, con un confronto talvolta aspro tra Alfano/Coscetti/Binaghi, qualche polemica e diverse sottolineature da parte dell'opposizione dell'assenza sino ad oggi di veri momenti di confronto. Purtroppo, sembra che l'amministrazione Picco stia per prendere la decisione sciagurata di eliminare le commissioni, luogo di confronto che hanno una caratteristica importantissima: sono aperte al pubblico, quindi tutti i cittadini possono partecipare in qualità di uditori.
E' nostra speranza che non si commetta questo incredibile errore di chiudere fuori dal Comune i cittadini, in barba alla tanto sbandierata voglia di trasparenza e confronto.
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