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sabato 23 giugno 2012

La rabbia dei Soci Coop di Bienate

Lunedi’ 18 giugno si è tenuta l’assemblea informativa indetta dai vertici della Coop Alto Milanese , ora Cooperativa Vicinato Lombardia , per informare i suoi 400 soci sulla decisione ormai definitiva di spostare il punto vendita della Coop da Bienate a Magnago.
L’impopolare decisione di chiudere il punto vendita di Bienate e di  riposizionarlo a Magnago , nello stabile della vecchia Coop San Martino, va nella direzione di un risanamento del bilancio, questa la sostanza del discorso ripetuto dal Presidente del Cda Sig. Parzani ai soci, che noncuranti della partita di calcio Italia-Irlanda si sono presentati in massa presso  l’oratorio San Giovanni Bosco di Bienate.
Piu’ volte lo stesso Presidente ha ripetuto “Non stiamo chiudendo la Coop: la stiamo solo spostando in uno spazio più grande, dove la varietà dei prodotti può essere maggiore e si troveranno più parcheggi.”
Di fronte a questa decisione i cittadini-soci presenti, in prevalenza anziani, hanno fatto esplodere, in modo civile, la loro rabbia ed il loro NO chiaro ed unisono al trasferimento del supermercato, trasferimento subìto, non voluto né richiesto , e vissuto come espressione di una logica economica, definita da alcuni presenti arrogante e sorda.
L’ assemblea ha pertanto registrato   le due posizioni inconciliabili.
E’ emerso chiaramente, infatti,  che la decisione dei vertici è stata presa unicamente in base ad un piano economico di risanamento del bilancio, mentre dall’altra parte il NO era dettato non da campanilismi ma dall’esigenza di non perdere l’unico “piccolo ma vitale” supermercato presente sul territorio di Bienate, un punto vendita a servizio soprattutto di chi possiede unicamente come mezzo di trasporto le proprie gambe od una bicicletta.  
Le istanze dei soci sono state espresse chiaramente e anche con fervore, e per questo hanno forse infastidito i rappresentanti dei vertici della Coop presenti,  impreparati ad affrontare tanta passione e soprattutto ad ascoltare e accogliere le istanze dei soci.
Sono state poste numerose questioni:
di metodo - perché la convocazione non è avvenuta prima di prendere tale decisione, e quindi solo a cose fatte?
di chiarimento – che fine fa fatto la liquidità trasferita con la fusione avvenuta nel 2006 e  affidata alla Cooperativa Alto Milanese ? E che fine faranno gli stabili una volta che saranno svuotati ? Perché non si sono valorizzati gli spazi già di proprietà (ex circolo) che vantano una lunga storia con data di fondazione nel 1922  e si pagherà (quindi maggiori costi e non risparmi) un canone di affitto d’azienda per dar luogo ad un punto vendita più grande? Perché si è venuto meno alla parola data al momento della fusione quando la Cooperativa Alto Milanese aveva garantito che il punto vendita di Bienate sarebbe sempre rimasto aperto?
di speranza – perché non sperimentare una apertura parziale solo al mattino pur di venire incontro alle esigenze dei propri soci e delle persone anziane?
A tali richieste l’altra parte, i vertici della società (che dovrebbero rispondere alle esigenze dei propri soci…non dimentichiamolo)  non hanno mostrato la volontà di rispondere alle domande poste ma solo un’arrogante sordità, per loro non esiste una scelta diversa.
Che dire …  ci stiamo abituando un po’ troppo a considerare solo il linguaggio dei numeri (utile/perdita) e ad agire di conseguenza senza farci carico dei problemi sociali che a volte alcune di queste decisioni (giuste o sbagliate) ma basate solo sui numeri, producono e delegando allo Stato (quasi fosse un’entità astratta e non la somma di ognuno di noi) la soluzione dei problemi connessi, lamentandoci poi se i nostri centri e le nostre piazze, una volta vive, finiscono per spegnersi e morire.

Lo Staff de “Il grillo parlante”

6 commenti:

  1. Anche considerando il linguaggio dei numeri, ci si rende conto che la scelta di chiudere per trasferirsi in una struttura più grande è sbagliata. La cooperativa San Martino è, come dimostrato nei fatti, un progetto fallimentare. Evito di commentare circa i vertici della cooperativa...del resto chi non paga personalmente (anche economicamente) le conseguenze delle proprie scelte non ha alcun incentivo ad agire "responsabilmente".

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  2. Il Grillo Parlante Magnago Bienate24 giugno 2012 alle ore 04:05

    Eh già, i limiti del progetto sono evidenti:
    - canone d'affitto del ramo d'azienda
    - difficile travaso dei soci/clienti di Bienate
    - struttura e posizione a Magnago poco competitive
    - concorrenza ravvicinata
    A cio' aggiungiamo che la maggior parte dei punti vendita della Coop, siti nella ns zona, hanno difficotà.
    La soluzione poteva essere ristrutturare la proposta? Da supermarket a negozio di vicinato?... mah.. Speriamo solo che la px vittima (già designata?) non sia la Coop di Vanzaghello.
    Cmq, per quanto riguarda la Coop San Martino, pensiamo che qualcuno potrebbe in futuro essere chiamato a rispondere personalmente della situazione venuta a crearsi... vedremo.

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  3. ma come sei esperto dietro al tuo bel pc! ma nella realta dovresti
    lavorare affinche' non accada quello che tu dici non solo bla bla bla tanto l'Italia è piena di esperti

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  4. Il Grillo Parlante Magnago Bienate24 giugno 2012 alle ore 06:01

    Benvenuto anonimo, grazie cmq per il tuo commento/critica! Ci teniamo a precisare che abbiamo cercato di riportare una notizia nel post, mentre nel commento sono solo considerazioni personali.
    Pensiamo che parlare ed informare in merito alle coop dei ns paesi sia un modo di dare un contributo, pur non essendo esperti di commercio.. Spetta ai relativi cda "lavorare" per il meglio delle coop. Detto cio', aspettiamo tuoi contributi/idee costruttive.. se vorrai.

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  5. Come in tutte le coop, i soci contano come il 2 di picche a briscola di fiori.Un pensiero per i soci ( anche le proprietà immobiliari non sono più Vostre).

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  6. i soci non contano, vero! però qualche socio avrebbe dovuto dire quello che stava succedendo...i sindaci avrebbero dovuto controllare ed informare!! e magari qualcuno sapeva ma, per salvaguardare interessi personali non ha detto nulla....ci si scandalizza tanto per le vicende tipo parmalat, cirio ecc ecc ma, nel loro piccolo e con le devute differenze sono riusciti a replicare!

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